Con il tempo, abbiamo iniziato a fare veramente di tutto. L’unico obiettivo era riportare in vita i vecchi capolavori: Norton, Vespa, Laverda, Morini, Ducati, Aermacchi ma anche BMW, giapponesi (in particolare la Honda CB Four…)…
Battevamo le lastre in alluminio, facevamo serbatoi a mano, carrozzerie, selle imbottite. Facevamo i modelli a mano, le dime, e battevamo finchè non eravamo soddisfatti, o sfiniti. Per freni e motori, direttamente in fonderia o con la fresa, a mano per collezionisti italiani e francesi principalmente.
Un giorno, ci siamo messi in testa di fare la nostra prima moto da zero. Prima il telaio, piegando e tagliando i tubi. Poi il motore, fresato dal pieno. E poi tutto il resto: serbatoio, freni, faro, impianto… Così è nata la prima versione della Meccanica Colognese celeste, che ho ancora in vetrina (anche se nel tempo l’ho aggiornata e rimaneggiata).